In via Frejus

 

Manulzio arriva davanti alla vetrina della macelleria di via Frejus, controlla l'interno del negozio, guarda avanti e indietro lungo la via, aspetta tre minuti guardando la vetrina del negozio di scarpe poi entra veloce dalla porta, poco prima di una signora bionda e impellicciata.

- Per favore, mi dia due etti di prosciutto cotto, ma non come quello dell'ultima volta, che ho dovuto buttarlo via che è diventato verde dopo un giorno, o come i wurstel, che erano scaduti da una settimana.
- Ma come, le ho dato il prosciutto migliore, l'avevo appena aperto, era perfetto, non è possibile.
- Appena aperto? Allora chissà a quante altre persone l'ha rifilato quel prosciutto marcio.
- Scusi, quando l'ha comprato il prosciutto? - si informa l'impellicciata con faccia spaventata.
- La settimana scorsa, sarà stato mercoledì.
- Mercoledì? È quando l'ho comprato io per mia figlia, e lei l'ha dato a Giacomino! Ma che disgrazia, come è possibile una cosa del genere, ma io la denuncio, io chiamo i NAS. È incredibile, in che mondo viviamo.
La signora esce dal negozio, infuriata e trafelata, mentre Manulzio sorride angelico al macellaio che, rosso in volto, ha la bocca aperta - Quanto fa?
- Due euro e trenta - riesce solo a rispondere il macellaio con l'occhio vitreo.
- Ecco a lei, due euro e trenta precisi. Bengentile.
- Buongiorno e grazie.

Manulzio si avvia verso corso Racconigi, alla prima traversa getta il prosciutto nel cestino della spazzatura, poi tira fuori dalla tasca un foglio piegato con cura e con la penna stilografica tira un riga precisa sulla scritta "Salumeria Tassotti, via Frejus 15 - Prosciutto e wurstel scaduti."

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